Sei pronto a lasciare il gas alle spalle?
La trasformazione energetica verso una casa 100% elettrificata è sempre più al centro delle discussioni. La decisione di passare a un casa completamente elettrificata è una mossa saggia? In quali circostanze dovresti prendere in considerazione una scelta del genere?
Domande come queste stanno diventando sempre più comuni tra coloro che si trovano ad affrontare lavori di ristrutturazione o di costruzione di nuove abitazioni. La risposta, spesso, è strettamente legata alle caratteristiche che dovrebbe possedere una “casa passiva” o NZEB (Nearly Zero Energy Building), un termine che identifica gli edifici a basso consumo energetico.
In primis dobbiamo dire che i massimi vantaggi della scelta “100% elettrico” si ottengono con un intervento completo che inizia dalla coibentazione per ridurre la dispersione di calore e, di conseguenza, il fabbisogno energetico. In sostanza, è necessario pensare prima all’involucro dell’edificio e poi agli impianti.
Una casa totalmente elettrificata di solito prevede una pompa di calore con serbatoio di accumulo, oltre a un piano di cottura a induzione per la cucina, eliminando completamente il gas e utilizzando l’energia elettrica per il riscaldamento, la produzione di acqua calda e la cottura dei cibi. Ma ci sono delle sfide da affrontare.
La pompa di calore, ad esempio, funziona con acqua a bassa temperatura, mentre le caldaie a gas lavorano a temperature più elevate. Quindi, per sfruttare al meglio una pompa di calore, è necessario un sistema radiante come pavimenti o soffitti radianti, che fornisca una grande superficie per il riscaldamento.
Tuttavia, fare la transizione dalla caldaia a gas alla pompa di calore potrebbe non risultare vantaggioso se l’isolamento termico dell’edificio non è ottimale. In una casa poco isolata, per esempio, installare una pompa di calore potrebbe richiedere una potenza elevata e un considerevole aumento del carico elettrico, rendendo poco conveniente il cambiamento. Inoltre, la pompa di calore potrebbe non essere altrettanto efficiente nella produzione di acqua calda istantanea come lo è una caldaia a gas, pertanto è necessario abbinarla a un serbatoio di accumulo per l’acqua calda sanitaria, dimensionato in base alle esigenze delle persone che abitano nella casa. Nella maggior parte dei casi, una pompa di calore da 7,5 kW termici con un serbatoio di accumulo da almeno 200 litri è sufficiente per garantire un adeguato riscaldamento e una fornitura costante di acqua calda per l’intera abitazione.
Infine, è importante considerare i costi associati alla trasformazione energetica. In generale, i costi di costruzione per una casa con un alto livello di isolamento e impianti ad alta efficienza energetica possono aumentare del 20% rispetto a una casa tradizionale. Tuttavia, i benefici economici e ambientali a lungo termine possono rendere questa scelta conveniente per molti proprietari di abitazioni.
In conclusione, la decisione di rinunciare al gas e passare a una casa 100% elettrica dipende da vari fattori, tra cui l’isolamento termico dell’edificio, l’efficienza degli impianti e i costi associati alla trasformazione. Con l’aiuto di professionisti esperti, è possibile valutare attentamente le opzioni disponibili e fare la scelta migliore per il proprio caso specifico. Contattaci!
